Coronavirus: tutti in casa, sempre connessi. Gli operatori tlc corrono ai ripari

L’emergenza coronavirus è una sfida anche per le connessioni internet del Paese, a causa dell’aumento dello smart working e, sempre più, delle lezioni online. Gli operatori telefonici se ne sono accorti e stanno intervenendo in queste ore su situazioni critiche di congestione, a quanto riferiscono dal Mix, il principale il principale Internet Exchange Point pubblico italiano. È un punto dove le reti degli operatori si incontrano, per connettersi tra loro; quindi chi lo gestisce può guardare dall’alto la situazione del traffico italiano e valutare.

“Proprio ieri notte i nostri tecnici hanno dovuto raddoppiare la capacità di banda di un operatore mobile, portandola a 200 Gigabit”, spiega Joy Marino, dal 1999 presidente del Mix, oltre che l’artefice del primo collegamento di una università italiana ad internet. “È presto per fare stime attendibili, ma vediamo questa settimana una crescita del traffico di rete – dice Marino. – Molto di più ne vedremo nei prossimi giorni, credo, con l’ulteriore diffusione dello smart working e delle lezioni online”.

Lo smart working genera traffico, da casa fino all’azienda, che prima sarebbe stato tutto all’interno della rete locale aziendale (senza quindi non gravare su internet). C’è di buono che “gli operatori stanno già intervenendo, per adeguarsi al fenomeno, potenziando i punti di interconnessione di rete”. Questi sono come punti di incrocio, tra le reti, dove – proprio come il traffico automobilistico – è più alto il rischio di congestioni.

Ma non solo: “le connessioni italiane hanno una caratteristica che le rende meno adatte al tipo di attività internet prevista con lo smart working, fortemente interattiva”, spiega Marino. Sono asimmetriche, ossia abbiamo molta più banda in entrata (download) che in uscita (upload): questo è vero anche per le nuove connessioni Vdsl2, fibra fino agli armadi. Solo le offerte fibra completa (fino a casa) sono simmetriche, ma sono molto poco diffuse in Italia. Lo smart working richiede uno scambio di dati costante e di buona qualità con i server aziendali: non solo in entrata, ma appunto anche in uscita.

Non è chiaro se, nonostante gli interventi degli operatori, questo fenomeno stia già creando problemi alle connessioni italiane. Il sito Downdetector.it indica rallentamenti e disservizi a Tim e Fastweb negli ultimi due giorni; ma sono dati frutto delle segnalazioni degli utenti e senza valore scientifico.

 

(fonte: LA REPUBBLICA)